Milano – parte 2

Milano parte 2   Dopo di noi arriva anche un altro personaggio che si presenta come Vasco. “Che cazzo di nome è?”, chiedo a Marta e lei mi risponde che era Le luci della centrale elettrica. Lo conoscevo soltanto perché Emanuele aveva fatto un video con una sua canzone sotto. In verità le sue canzoni le trovavo molto noiose, ma questo non gliel’ho detto. Lui in realtà era la persona con cui si poteva un po parlare. tutti le altre persone avevano uno strumento in mano. Sembrava che stessero suonando soltanto per se stessi. Con le solite discussioni del più …

Milano – parte 1

Milano parte 1   Marta si era trasferita in casa di sua zia per cercar lavoro a Milano. La cosa non è andata come sperava e ho deciso di andarla a trovare cercando di tirarla un po su di morale. I primi giorni siamo restate a farci delle grandi passeggiate per il centro, era il periodo natalizio, era tutto illuminato. Una sera abbiamo incontrato degli amici che studiavano lì, abbiamo cenato da loro e poi siamo andati in locale a caso dove qualcuno suonava e dove era molto facile rubare delle bottiglie di alcolici dal bar. Il giorno ci siam …

Viola e il drunk dialer – parte 2

Viola e il drunk dialer parte 2   Qualche tempo dopo la ritrovo alla cena di compleanno di qualche amico in comune. Mi dice che ha scoperto come si chiama quello che mi è successo a Berlino “drunk dialer”. Ne ho scritto sul blog con Seba di questa vicenda l’ho intitolata Stramberie contemporanee – il Drunk dialer. Continua “Ho cercato su Google, ho trovato di tutto. Sono usciti una miriade di risultati!Su Wikipedia c’è un’intera pagina dedicata e un’applicazione!”. Mi fa leggere. “Drunk dialing is an intoxicated person making phone calls that he or she would not likely make if …

Viola e il drunk dialer – parte 1

Viola e il drunk dialer parte 1   Al ritorno dal suo viaggio a Berlino Viola mi dice “Ci dobbiamo incontrare, ti devo raccontare, ne sono un po preoccupata”. Ci siamo trovate lungo l’argine a Padova, una serata buona e neanche troppo fredda. Incomincia a raccontare. Mi dice che una sera, in bar era stata abbordata dal barista. Un tipo non proprio grazioso, irlandese, con denti poco belli da vedere e con dei tatuaggi che potevano sembrare di quelli fatti a mano da un galeotto. “ha cominciato a complimentarsi per la mia capacità di reggere l’alcool, ma era la terza …