Oggi è il primo Maggio.

Ho bisogno di fare un breve riassunto di Aprile. Tanto per riderci un po’ sopra.

Prima settimana: il lavoro mi fa dubitare di vivere. Ma ok.

Poi la domenica sera becco mio padre in bagno che cercava di bloccare un lago di sangue.  “Papà cos’è successo?” Gli chiedo. Gli era esplosa una vena. Mi gira la testa, non riesco a stare in piedi. Chiedo aiuto a mio fratello e con tutta la famiglia passiamo delle splendide ore in pronto soccorso.

Seconda settimana: lunedì ho palesemente più sonno del solito. Poi incomincio ad avere dei deliziosi giuramento di testa. A lavoro, a casa. Ovunque. Tutti mi dicono la loro: “Sarà la primavera”, “Potrebbero essere cervicali” ecc ecc

Cerco di andare dal dottore, ma i miei orari e i suoi sono incompatibili. Quindi lo manco. Incomincio a pensare ad una cospirazione strana. Sono sempre più stanca. Ma stava per arrivare il primo ponte dell’anno. Quello di Pasqua e Pasquetta. Quindi faccio finta di niente e vado avanti.

Terza settimana: A Pasquetta sto malissimo. Mi gira tutto, resto a casa con mio fratello e sono insopportabile. Martedì-mercoledì-giovedì vado dal medico. Mercoledì vado anche in pronto soccorso. Exstrasistoli. Venerdì farmacia a prendere l’holter, sabato a riportarlo.

Visite, elettrocardiogramma, holter, farmacia e pastiglie.

Quarta settimana: il secondo ponte lo passo con raffreddore e febbre. Di nuovo dottore. Altre visite, antibiotici, altra malattia e mi si rompe il telefono.

Aprile è finito. Prima o poi troverò il positivo. Intanto domani devo tornar a lavoro, farmi la doccia, trovare un modo per non spiegare cos’ho avuto, prepararmi la scatolina delle medicine da prendere e metterla via che forse devo trovare un alternativa per tornare come una volta.

Capace di ragionare.

Poi lascio questa canzone: Verdena – Caleido

Il mio cuore è una giungla

 

 

 

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