Milano

parte 2

 

Dopo di noi arriva anche un altro personaggio che si presenta come Vasco. “Che cazzo di nome è?”, chiedo a Marta e lei mi risponde che era Le luci della centrale elettrica. Lo conoscevo soltanto perché Emanuele aveva fatto un video con una sua canzone sotto. In verità le sue canzoni le trovavo molto noiose, ma questo non gliel’ho detto. Lui in realtà era la persona con cui si poteva un po parlare. tutti le altre persone avevano uno strumento in mano. Sembrava che stessero suonando soltanto per se stessi. Con le solite discussioni del più e meno quando non conosci una persona ma fa brutto non dire niente. Ad un certo punto è uscito il fatto che facessi l’Accademia di Belle Arti a Venezia. Lì decido che era il momento, doveva sapere del video di Ema. Si era rianimato e mi chiede di farglielo vedere. Rubiamo un portatile non usato e lo faccio partire. Rimane, come tutti, a bocca aperta. Mi domanda di più su Emanuele ed io gli spiego quello che sapevo su quello che è e che faceva. Mi chiede la maniera per contattarlo e lo accontento scrivendogli vari contatti su una sua agenda, tra email ed altro. Gli dico “Emanuele è veramente avanti! Dovresti contattarlo sul serio per farti fare qualche video!” rispose “è la mia idea, spero mi lanci picche!” “Ma è veramente una persona ottima! Vedrai!”.

La serata continuò senza niente di particolarmente entusiasmante se non il ricordo di un hangover epocale del giorno dopo.

Non ho mai saputo se Vasco ha sul serio contattato Emanuele. Con le persone presenti nella casa “magica” non più avuto niente a che fare. Non ho mai avuto il coraggio di parlarne con Ema, solo per il fatto che non me ne ha mai parlato e poteva sembrare una storia totalmente inventata.

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