Gallows

parte 2

 

Finito il live mentre c’era il solito dj-set orribile. Decido con Cecilia di far metà di un’ultima e costosa birra. Mi avvicino al bancone dopo aver preso lo scontrino. Ritrovo il cantante a riscuotere i loro free-drinks circondato da persone ben pettinate che chiedevano foto e autografi. In realtà Frank Carter, che tutte le ragazzine presenti osannavano è un ragazzo della mia età molto inglese, molto tatuato, molto rosso e con occhi da psicopatico. A quanto sembra tra le giovani donne va molto di moda.

Per questo era molto difficile avere la mia birra ma non demordo il mio posto al bancone.

Finalmente riesco a incrociare lo sguardo della barista. In quel momento il cantante era esattamente affianco a me. Mi giro, sorrido come succede quando non so cosa fare e dire. Dalla mia bocca esce un tipico: “Good show!” sperando non vada avanti la conversazione una volta avuta la mia birra. In realtà non so fare discorsi e frasi di senso compiuto in inglese. Poi con le persone che suonano e che hanno appena suonato, cosa mai vorrai dirgli?!

La cosa, ahimè, non andò così.

Mi chiese dei tatuaggi che avevo e la discussione si prolunga un po. Dicendo che mi piaceva l’idea di coprirmi le braccia di tatuaggi ma le idee ci sono, i soldi no. Credo di aver detto anche un: “No money, no party!”.

Mi ha confessato di essere anche un tatuatore in uno studio a Londra e uno a Brooklyn e che se magari mi capitava di trovarmi lì di andare da lui che l’idea del papavero, che avevo appena spiegato, a lui piaceva molto. Tra me e me mi son detta: “Seh, certamente, come no! Per sbaglio entro in uno studio a Londra o a Brooklyn”. Ad quel punto malauguratamente il mio dizionario d’inglese si era esaurito, quando ha finito di raccontarmi una cosa, che credo di non aver capito quasi nulla, l’unica domanda che mi era venuta in mente era perché avesse una croce rovesciata tatuata sotto l’occhio.

Non potevo stare zitta?

Di solito è una goccia ma non una croce ed è un tatuaggio che si fa quando si è in galera, come le ragnatele sul gomito o come l’ancora per il marinaio. La sua risposta è stata: “Because the Pope is a shit!” e si mette a ridere. Devo avergli risposto una cosa come “Nonsense”. Era una risposta assolutamente e perfettamente senza senso. Che ancora mi fa ridere ogni volta che ci penso. Il problema è che non sono ancora del tutto sicura che abbia detto una cosa veritiera. Ma d’altronde è un ragazzo con i capelli rossi.

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