Matiz Chervrolet – Parte 1

Matiz Chervrolet Parte 1   Dovevo andare a Padova per l’ufficiale ritiro dallo Sherwood, quello che può benissimo sembrare una setta satanica. Dopo lunghe emeil con quello che era il “capetto” dei fotografi, che non si risparmiavano di acidità reciproca. Stavo male, ma dovevo darci un taglio. Proclamare il mio totale disinteresse per quella mandria di fissati era urgente. Ho buttato giù un bell’Oki per calmare quei dolori che ogni mese a noi donne si ripresentano. Mia madre dice di non prendere la mia amica fedele Panda, ma bensì la Matiz. L’aveva comprata da poco ed era un offerta allettante, …

Nikon – parte 1

Nikon parte 1   Per quattro anni ho fatto foto allo Sherwood Festival di Padova. Già dal terzo anno ero poco propensa a collaborare ancora ma alla fine mi convissi a farlo alle mie regole. Avevo deciso fare le foto solo con la mia Zenit in analogico. In più una mia vecchia amica (Francesca) aveva deciso anche lei di partecipare. Gli avevo insegnato tutto quello che sapevo sulla fotografia ma gli mancava la macchinetta. Con un gesto compassionevole o d’amicizia avevo deciso di donargliela per tutto il periodo. Alla fine dei conti era per qualche serata nell’arco di un mese …

Viola e il drunk dialer – parte 2

Viola e il drunk dialer parte 2   Qualche tempo dopo la ritrovo alla cena di compleanno di qualche amico in comune. Mi dice che ha scoperto come si chiama quello che mi è successo a Berlino “drunk dialer”. Ne ho scritto sul blog con Seba di questa vicenda l’ho intitolata Stramberie contemporanee – il Drunk dialer. Continua “Ho cercato su Google, ho trovato di tutto. Sono usciti una miriade di risultati!Su Wikipedia c’è un’intera pagina dedicata e un’applicazione!”. Mi fa leggere. “Drunk dialing is an intoxicated person making phone calls that he or she would not likely make if …

Viola e il drunk dialer – parte 1

Viola e il drunk dialer parte 1   Al ritorno dal suo viaggio a Berlino Viola mi dice “Ci dobbiamo incontrare, ti devo raccontare, ne sono un po preoccupata”. Ci siamo trovate lungo l’argine a Padova, una serata buona e neanche troppo fredda. Incomincia a raccontare. Mi dice che una sera, in bar era stata abbordata dal barista. Un tipo non proprio grazioso, irlandese, con denti poco belli da vedere e con dei tatuaggi che potevano sembrare di quelli fatti a mano da un galeotto. “ha cominciato a complimentarsi per la mia capacità di reggere l’alcool, ma era la terza …