Matiz Chervrolet

Parte 1

 

Dovevo andare a Padova per l’ufficiale ritiro dallo Sherwood, quello che può benissimo sembrare una setta satanica. Dopo lunghe emeil con quello che era il “capetto” dei fotografi, che non si risparmiavano di acidità reciproca.

Stavo male, ma dovevo darci un taglio. Proclamare il mio totale disinteresse per quella mandria di fissati era urgente. Ho buttato giù un bell’Oki per calmare quei dolori che ogni mese a noi donne si ripresentano. Mia madre dice di non prendere la mia amica fedele Panda, ma bensì la Matiz. L’aveva comprata da poco ed era un offerta allettante, aveva l’autoradio.

Un sogno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *