Uci Cinemas

parte 4

Dopo una lunga disquisizione, fatta da Tom, su cosa potesse essere: una commozione celebrale o solo abbassamento di pressione? La mia idea era cambiata. Gli dico “forse è il caso che ti porto in pronto-soccorso!! Incominci anche a parlare da solo!”. Mi guarda con la sua tipica faccia da “che cazzo stai dicendo?!” e mi risponde con un “manco per sogno!”. In quel momento giro lo sguardo stava arrivando un’altra flotta di bambini. Gli dico “non muoverti, smettila di bere quella roba! Arrivo subito!”. Vado a strappare i biglietti. I bambini si avvicinano al bar ma Tom era sparito, quindi vado a servili io e nel frattempo cerco di capire fosse finito. Magari ha seguito il mi consiglio ed è andato a casa o in pronto-soccorso, ma era strano che non mi avesse avvisato. Quando finalmente riesco a liberarmi lo cerco ma a vuoto. Cerco di chiamarlo ma nessuna risposta. Ad un certo punto mi viene in mente di cercarlo dietro al bancone, dove c’era il magazzino del bar. Ottima idea, infatti lo trovo accasciato sopra i sacchi dei pop-con. Lo spingo per terra e gli alzo i piedi cercando di svegliarlo. Avevo pensato che fosse svenuto per un calo di zuccheri. Stavo chiamando un’ambulanza e al suono della stessa parola si è finalmente ripreso. Mi strappa di mano il telefono e mette giù la telefonata. Mi dice di portarlo e basta che odia le ambulanze. Lo porto al pronto-soccorso di Treviso e dopo ore d’attesa lo visitano, chiaramente lui stava decisamente meglio. L’esito fu una leggera commozione celebrale. Per la prima volta nella storia del cinema siamo riusciti a scappare

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