Nikon

parte 2

 

Le dico che ci saremmo viste dopo, forse.

Vado da Mauro sotto palco e faccio qualche foto. Dopo un paio di canzoni vedo Francesca venirmi incontro dicendomi che le faceva schifo quella roba. Purtroppo io avevo già focalizzato la mancanza di una tracolla con la scritta gialla. Le chiedo cosa fosse successo. Lei non se ne era accorta cazzo! Si era dimenticata la mia D60 sopra il tavolo davanti la pizzeria. Le ho detto di correre e ritrovarla. Lei ha messo un cartello con scritto: “Persa D60 Nikon, se la ritrovate ditelo in pizzeria”.

La mia macchinetta era ormai andata e con lei anche la Francesca.

Grazie a Dio Bologna Violenta, come dice il nome, fa musica violenta così se piangevo o urlavo nessuno si sarebbe curato della mia presenza e per altre due o tre canzoni mi son sfogata. Mi son asciugata le lacrime, ho ripreso forze ed ho cercato Francesca ma non la trovai. Il piano B era chiedere ad ogni persona che trovavo con la mia stessa Nikon e chiedergli di farmi vedere le foto che aveva dentro e sperare che colui che me l’aveva presa la tenesse in bella vista. Chiaramente non era la mia serata fortunata e decido di andarmene. Scrivo per sicurezza a Francesca che fino al giorno dopo non dava segni di vita.

“Scusa”, mi scrisse il giorno dopo.

Non me ne fregava un cazzo delle scuse.

La mia D60 Nikon me l’ero sudata con tre paghe del mio primo vero lavoro. Francesca mi disse che non aveva i soldi per potermela riprendere ma che se le aggiungevo metà dei soldi poi me li ridava. Ahimè li avevo. Mi prese un’altra Nikon. Ora quest’ultima non la uso e i soldi me li deve ancora ridare. Non potevo credere che una cosa del genere fosse succedere proprio a me, proprio in quella situazione. In quel momento io non sopportavo più le persone. Cosa cazzo mi è venuto in mente di aiutare una persona?! Proprio una della mie più care amiche, proprio lei, non si era curata di una cosa così importante per me. Una cosa che avevo affidato solo a lei nella mia vita perché, fino a quel momento, mi fidavo. La fiducia nelle persone è andata a quel paese con la mia cara D60. Da lì è nata una delle più celebri mie frasi: “Le persone sono merda, chiunque esse siano”. Insomma non ho smesso di fidarmi di tutte le persone del mondo, ma non è più la fiducia cieca di una volta. Una pugnalata alle spalle, ma non la prima e non l’ultima.

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