Uci Cinemas

il film

Al solito matinée. Con i soliti due personaggi in turno: io e Tom.

Prima proiezione del giorno, con la sala piena di bambini e genitori che aspettano di vedere “Fata Martina” (o un film simile). La proiezione stava per iniziare, quindi per me e Tom arriva l’ora del secondo caffè mattutino.

Passa una ventina di minuti quando che sembrava il portavoce dei genitori in sala. Si avvicina con una camminata abbastanza decisa, “spero non venga da me penso, sicuramente porta rogne”. Ma alla fine c’ero solo io, Tom era protetto dal bancone. Mi avvisa, con un tono di superiorità, che la pubblicità precedente al film non è adatta a dei bambini. “Ci sono sangue, budella non mi sembra adatto!” mi dice. La riposta base per noi era: “Non si preoccupi ora risolviamo” per poi telefonare al tipo in proiezione in turno.

[Un po come in “The IT crowd” dove gli informatici-riparatori rispondono “spenga e riaccenda” quando gli telefonano per un guasto al computer.]

Alla fine non ero io che lavoravo in proiezione, ero solo la persona che quando c’erano problemi vedevano, come se ci potessi fare effettivamente qualcosa.

Così telefono al proiezionista di turno e mi dice che avrebbe messo tutto apposto.

Noi nel frattempo continuiamo con la nostra colazione sghignazzando sotto i baffi. Dopo un po arriva una telefonata dalla proiezione a cui però non riesco a rispondere, chiaramente avrei dovuto rispondere, perché mi giro e vedo un altro genitore. Sta volta la sua faccia e la sua camminata davano l’impressione poco simpatica e non solo decisa.

Chiede se ci siamo accorti di cosa stava succedendo. Chiaramente la risposta fu “no!”. Mi chiede di seguirlo.

Lascio al banco Tom e mentre mi allontano lo vedo ridacchiare. Arrivo in sala aspettandomi scene di famiglie isteriche. Invece vedo proiettato tutt’altro che “Fata Martina”, bensì “Rec 2” un horror non molto leggero. Chiamo in ufficio per dire di bloccar le proiezioni e scendere subito. Mi rispondono che la sala è piena e lui non scende e fa scendere il direttore e il proiezionista. Nel frattempo secondo lui mi sarei dovuta scusare con dei genitori di una certa simpatia e dei bambini che intanto mi tiravano pop-con. addosso. Quindi ho preso e sono andata a raccontare la magnifica situazione. Siamo arrivati a piangere per quanto abbiamo riso. Come si fa a mettere un horror invece di un cartone animato?!

In seguito hanno umiliato pubblicamente il proiezionista davanti alla sala piena facendolo scusare per l’accaduto. In realtà si era solamente dimenticato di cambiar la bobina dell’ultimo film della sera prima. Solamente!

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