Uci Cinemas

parte 2

Domenica 16 Maggio 2010 matinée.

Come spesso succedeva i poveri sfigati in turno eravamo io e Tom. Un turno di sei ore, che di solito sembrava interminabile. Come al solito sia io che lui ci trovavamo al bancone del bar accasciati a fare la conta su chi doveva far il caffè anche per l’altro. Quella mattina, in particolare, ero in una catalessi. Quella inconfondibile sensazione che se mi fosse caduto qualcosa addosso io non mi sarei accorta di nulla. Ma Tom sembrava stare peggio. Da quando sono arrivata e lui era già accasciato sul bancone a dopo essermi messa la “divisa” e essere uscita dal camerino, lui era ancora lì. Decido di prendere l’iniziativa direttamente, senza il solito supplicare per farmi fare il primo caffè. Quando ho finalmente sono riuscita a svegliarmi e aver finito con la bevanda, gliela porgo e finalmente alza la testa. Ci ho messo un bel po a capire che aveva qualcosa di strano la sua parte destra del viso. Ma ancora non mi rendevo conto di cosa effettivamente fosse.

Incomincia a raccontare, con estrema lentezza, che non aveva dormito nulla ed era tornato da due ore a casa. La sera prima era andato a Bolzano per un concerto. “Gran bella serata” disse.

In automatico quando ho visto che erano le 10:00, l’ora di far entrare quei bambini che urlavano da più di mezz’ora. Così sono andata ad aprire le porte, senza che potesse finire di raccontare cos’era successo. Ma al momento non ci davo molto peso, avevo sempre il dubbio. Dentro la mia testa era partito una specie di quiz per indovinare da sola cosa fosse successo e cosa aveva in realtà di strano rispetto all’ultimo turno fatto assieme, due giorni prima.

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