“Non ti conosco e non ti voglio conoscere”

parte 1

 
Da quando andavo alle superiori a quasi ora ho sempre ascoltato la stessa musica. Più o meno la gente pensa che io ascolti musica di merda, da mia madre alla persona conosciuta per caso. Quando io facevo ascoltare una canzone o un gruppo scoperto la reazione era: “che merda ascolti?!”

Ma non mi è mai importato molto.

Se su una cosa potevo contare per differenziarmi dalla massa era la musica che mi piaceva ascoltare e se trovavo qualcuno che ascoltava la mia stessa “merda” ne ero talmente contenta che diventava il mio migliore amico. Così è stato per anni. Io e la mia musica di merda. Per vedere un concerto di un gruppo che mi interessava dovevo andare sempre a Milano e mi piaceva la cosa.

Ora, non per far polemica, l’HC non è più di underground. Non è più ritenuta musica di merda. Ieri sera ho visto che domani ci sarà un evento in Accademia di Belle Arti di Venezia (dove ho studiato per quattro anni) che si chiamerà On-Stage. “Riguarda la proiezione a cadenza settimanale di una serie di concerti tenuti da band storiche della scena underground hardcore e post-hardcore.” Così c’è scritto sull’evento fatto su Facebook. Mi è girata la testa. Cioè è una fighissima, se fossi ancora una studentessa sarei lì ogni settimana.

Era una di quelle cose che avrei voluto fare, ma mi è stato sempre detto che non aveva un senso, se non per me ed ora invece è un evento su Facebook. Forse non era una cosa che mi potevo permettere di fare.

 

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