La vita è strana prima era tutta una corsa per cercare lavoro. Trovato lavoro è tutto un casa-lavoro lavoro-casa e niente da dire, niente da fare. Più mi sforzavo di scrivere per il blog e più era una lamentela. Più mi sforzo e più fa un po schifo.

Questo blog era nato come proseguimento della tesi. La tesi è fatta di racconti e frasi scritte male.  Lo so benissimo di scrivere male, il male era diventato anche peggio. Ma c’è stato un momento in cui proprio non trovavo il motivo per la quale io dovessi sentirmi in “obbligo” di scrivere cose.  “Perché alla fine si scrivere un blog è uno svago” dicono.

Col cazzo!

Perché, se soffri di sensi di colpa acuti, tutto può diventare un senso di colpa. Da una caramella rubata ad un bambino diabetico ad un post scritto qua e altrove. Perché diventa un meccanismo diabolico. “Se lo pubblico magari qualcuno può prendersela a male” e allora cancelli. Lo rileggi e magari pensi che a nessuno gliene frega di tutte quelle cose tue. Che comunque c’è sicuro gente che sta peggio che non per quello che scrivi tu ecc

Ma in questi giorni pensavo cosa ci faccio? Poi Altervista mi manda un email dove diceva che “Don’t ask me why” era stato congelato. Povero. Un po mi è dispiaciuto.

Così ho deciso che anche se è un immagine accompagnata da due righe scritte male e una canzone. Non vedo perché non dovrei condividerla “nell’Internet”. O almeno lo faccio così non sarà fine a se stesso il tempo che passo.

E poi comunque basta!

 

landscape-eyes

Non sarà niente di speciale per “l’Internet”. Questo sicuro.

Non sarà nulla di pretenzioso. Ma è un diversivo dal casa-lavoro lavoro-casa.

Per finire in bellezza lascio questa nuova canzone di Frank Carter:

Frank Carter & The Rattlesnakes – Modern Ruin

[ sì Frank Carter dei Gallows, sì ne ho già raccontano quà e quà]

 

 

Foto originale in: https://unsplash.com/

One thought on “casa-lavoro lavoro-casa

  1. I diversivi lavoro-casa casa-lavoro ci tengono tutti in piedi e – e sticazzi – fanno sì che possiamo continuare a fare lavoro-casa casa-lavoro con qualche briciola di consapevolezza. Non è mica male, devo in pensi.

    (Sì, t’ho scovata A.)

    E.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *